Mi piace pensare che ognuno di noi ha nelle stanze dell’anima, due cassetti speciali: il cassetto dei sogni e quello dei rimpianti. Nella giovinezza apriamo spesso il cassetto dei sogni: ci piace sfogliarli…assaporarli… proiettarli mille volte nella mente….
Con il passare degli anni, il gesto di aprire quel cassetto diventa meno familiare, come se una ruggine sottile bloccasse i nostri gesti.
I sogni mai guardati impallidiscono, diventano trasparenti fino a essere invisibili. Il cassetto dei sogni si svuota piano piano.
E pian piano, spesso senza che noi ce ne rendiamo conto, si riempie il cassetto dei rimpianti.
Capita poi che un giorno, per un colpo di vento, un incontro, un sorriso, il cassetto dei sogni si riapra all’improvviso, riportando con violenza dolorosa, l’eco dei sogni non vissuti, delle carezze non date, delle parole perdute.
Per ragioni misteriose, quel cassetto si riapre spesso intorno ai quarant’anni, nelle donne, e intorno ai cinquanta, negli uomini. Forse perchè in quei momenti, si trova finalmente il tempo di fermarsi e di fare un bilancio della propria vita. Forse perchè un evento esterno mette in discussione le nostre certezze, anche di futuro. Per esempio, quando la malattia o la morte di una persona cara ci obbligano a riconoscere l’assoluta brevità della vita, effimera come un sospiro. O quando una nostra crisi esistenziale sotterranea si veste dei colori dell’innamoramento.
In questi momenti di verità con se stessi, è importante fermarsi. Per darsi il tempo di guardare quel cassetto dei sogni e quel cassetto dei rimpianti. Non è detto che si debba assecondare per “ forza “ o “ perchè tutte lo fanno “ il furore di un’attrazione antica.
Ma è importante riconoscere che c’è fame di emozioni, di ritornare a sognare un po’, di riaprire quei margini di sorpresa che forse erano scomparsi dalla nostra vita troppo quieta
Passerà? Tutto passa. Ma il punto è come si vive quello che poi passa.
Tutti i mattini del mondo sono senza ritorno, scrive Pascal Quignard ne libro delizioso “ Tous le matin du monde “.
Forse è questa consapevolezza struggente che avevamo rimosso e che un incontro può farcela ritrovare,insieme al coraggio di riaprire il cassetto dei sogni.
Anche solo per un sorriso o una carezza. Non so se ci può bastare…. Ma è un momento di meravigliosa intensità, con cui sorprenderci di nuovo.
Alice.
Dic 08, 2013 @ 11:10:08
Liebe Antonietta schön geschrieben von den Träumen und wieder so ein tolles Bild dazu super wünsche dir einen schönen 2 Advent mit viel Gemütlichkeit das wünscht dir Klaus
Dic 08, 2013 @ 12:55:09
Grazie Klaus, si è davvero bello il quadro, auguro a te una buona seconda d’Avvento e una domenica con i fiocchi , ma non di neve. Ciao! Antonietta
Dic 17, 2013 @ 14:16:12
Liebe Antonietta einen schönen Dienstag und eine schöne Vorweihnachtswoche wünsche ich dir Klaus
Dic 17, 2013 @ 14:54:04
Grazie Klaus, buon martedì e buona settimana a te. Qua c’è il sole, a Colonia nevica??