Giorgione – Col Tempo –
Si fece una gran festa alla corte del Re, per celebrare il suo
ingresso nella città capitale. Il Re riceveva nel salone delle feste
i doni e gli omaggi. Erano tutti doni preziosi: armi cesellate, coppe
d’argento, tessuti di broccato ricamati d’oro. Il corteo dei
donatori stava esaurendosi, quando apparve, zoppicando e
appoggiandosi pesantemente ad un bastone, una vecchia contadina
con i pesanti zoccoli di legno. In silenzio trasse dalla gerla
un pacchetto accuratamente avvolto in un telo.
Uno scoppio di risate accompagnò il movimento della donna che
depose ai piedi del trono il dono: una matassa di lana bianca,
ricavata dalle due pecore che erano tutta la sua fortuna e filata
nelle lunghe sere d’inverno.
Senza una parola, il Re si chinò dignitosamente poi diede il segnale
di incominciare la festa mentre l’anziana contadina attraversava
lentamente la sala, scorticata dalle occhiate beffarde dei
cortigiani. Riprese penosamente il suo lungo cammino,
di notte per tornare alla sua baita costruita nella foresta reale
dove fino a quel momento la sua presenza era stata tollerata.
Ma quando arrivò in vista della sua casa si fermò invasa dal panico.
La baita era circondata dai soldati del Re.
Stavano piantando dei picchetti tutt’intorno alla povera abitazione,
e sui paletti stendevano il filo di lana bianca.
“Mio Dio” pensò la povera donna, con il cuore piccolo piccolo,
“ il Re si è offeso per il mio dono… Le guardie mi arresteranno
e mi porteranno in prigione…”
Quando la vide, il comandante delle guardie si inchinò
cortesemente e disse; “Signora per ordine del nostro buon Re,
tutta la terra che può essere circondata dal vostro filo d’ora in poi
vi appartiene” Il perimetro della sua nuova proprietà
corrispondeva esattamente alla lunghezza della sua
matassa di lana.
Aveva ricevuto con la stessa misura con cui aveva donato.
( dalla rete )
Gen 25, 2019 @ 23:46:10
Dove osano le favole…
Giancarlo
Gen 26, 2019 @ 10:44:46
Giancarlo, il tuo passaggio mi onora… GRAZIE!