Daniel Ridgway
Primavera
La primavera, che un giorno
apparve col suo seguito
nel mio giardino,
s’alzò chiassosa
nell’abbondanza d’innumerevoli petali,
nel melograno, nelle campanule,
nelle nuove foglie, di foresta in foresta:
con i suoi molteplici baci
turbò l’azzurro del cielo;
fece poi ritorno silenziosa
nel mio eremo deserto:
senza batter ciglio
rimane ferma,
nascosta in un angolo
della mia casa solitaria:
guarda lontano, verso l’orizzonte,
dove il verde svanisce
e muore l’azzurro del cielo.
C’è un poeta
nel cuore dell’universo!
Descrive sempre
la bellezza dei fiori,
cancella spesso
le insoddisfazioni dell’animo,
ma non riesce a far tacere mai
il grido di dolore.
Il dolore è come
una notte nella stagione delle
piogge: piove continuamente
senza interruzione.
La gioia è come il lampo,
messaggero di breve sorriso.
.
da poesie di Tagore