Anni che passano

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Perchè guardare il calendario e “adeguarsi

all’età” se quel solco tra gli occhi sorridenti

e felici di ieri si evidenzia?

Certo i capelli sono imbiancati, il corpo

modificato, l’intelletto è differente, ma il

cuore è uguale.

Le sue emozioni sono immutate !

E’ il cuore l’unica fonte che ha compreso

l’inutilità di un almanacco inventato dagli

uomini e ignaro dei giorni che passano,ha

imparato che il tempo, nei confronti

dell’eternità,non esiste.

E’ il solo cosciente che lasciandosi

schiacciare dai compleanni, arriverà la

vecchiaia.

E domani non ci sarà un sogno in attesa,

la voglia di fare festa, il gioco, la creatività

La fiducia esiterà e gli occhi non

brilleranno per un sorriso,un sospiro

un abbraccio.

Non chiamarli “ anni che passano “

smetti di guardare l’orologio, godi del dono

dell’esistenza ogni giorno, ogni momento o

sarai vecchio e senza aspettative, quando

l’intelletto arido d’ Amore, soffocherà

ogni pensiero.

Perchè la grandezza del tempo è la VITA!

Ed è vita a vent’anni a cinquanta a ottanta

Misura quanto hai vissuto, amato, sofferto,

esultato….. e sorridi.

Strimpella il pianoforte, un violino,canta

stonando, sogna, medita, dipingi un

quadro rubando i colori all’arcobaleno,

scrivi i tuoi desideri, i tuoi pensieri,il

tuo vissuto.

Scrivi su un quaderno in bella copia, non

per gli elogi o la celebrità, solo per

Amore.

E non staccare mai la spina del cuore per

inserire quella della razionalità, o arriverà

il giorno in cui la mente avrà il

sopravvento sui sentimenti e sarai

vecchio dentro.

Non chiamarli mai più “anni che passano”

e smetterai di appassire.

Dai ascolto al cuore e tornerai a ridere a

giocare a scherzare!

Vivi la vita: un susseguirsi di situazioni

favorevoli e non, di fatti piacevoli e non,

di cadute di rinascite.  Accoglila!

La serenità e il sorriso sono dietro l’angolo

ma quell’angolo bisogna svoltarlo.

Fa in modo che domani,quando cercherai

una carezza, tra le sue mani non ci siano

soltanto un anonimo calendario e un

orologio da stringere!

.

.         Oriah Mountain Dreamer

.          vecchio indiano.

 

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L’usignolo

 

Daniel-Ridgway-Knight

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Come volo trepitante di uccelli eccitati,

tutti i miei ricordi si abbattono su di me,

s’abbattono nel giallo fogliame

del mio cuore che contempla

il ricurvo tronco d’ontano

nello stagno viola dell’acqua dei

Rimpianti

che li vicino scorre malinconica,

s’abbattono e poi il frastuono malvagio

che un umida brezza salendo placa,

a poco a poco nell’albero si spegne

e in un istante non si sente più nulla,

più nulla tranne la voce che celebra

l’Assente,

più nulla tranne la voce – languida –

dell’uccello che fu il mio  Primo Amore,

che ancora canta come il primo giorno;

e nel triste splendore di una luna

che s’innalza pallida e solenne,

una notte d’estate malinconica e greve,

piena di silenzio e di oscurità,

culla sull’azzurro che un dolce vento sfiora

l’albero che freme e l’uccello che piange.

.

.                   Paul Verlaine

 

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