Prima colazione

 

                   Vladimir Volegov    

sunny breakfast

Lui ha messo

Il caffè nella tazza

Lui ha messo

Il latte nel caffè

Lui ha messo

Lo zucchero nel caffelatte

Ha girato

Il cucchiaino

Ha bevuto il caffelatte

Ha posato la tazza

Senza parlarmi

S’è acceso

Una sigaretta

Ha fatto

Dei cerchi di fumo

Ha messo la cenere

Nel portacenere

Senza parlarmi

Senza guardarmi

S’è alzato

S’è messo

L’impermeabile

Perchè pioveva

E se  n’è andato

Sotto la pioggia

Senza parlare

Senza guardarmi,

E io mi son presa

La testa fra le mani

E ho pianto.

.

             Jacques Prèvert

 

                            tazzina caffè

Se in autunno tu venissi da me.

 

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Se in autunno tu venissi da me

caccerei l’estate

un po’ sorridente-un po’ irritata

come la massaia scaccia una mosca.

.

Se potessi rivederti tra un anno,

farei tanti gomitoli dei mesi,

li metterei in cassetti separati,

per paura che i numeri si confondano.

.

Se l’attesa fosse soltanto di secoli,

li conterei sulla mano,

sottraendo finchè non mi cadessero

le dita nel paese di Van Dieman.

.

E se fossi certa che finita questa vita,

la mia e la tua continueranno a vivere

getterei la mia come una buccia

e sceglierei con te l’eternità.

.

Ma ora incerta sulla durata del tempo

che ci separa, la cosa m’inquieta,

come l’ape folletto,

che non avverte quando pungerà.

.

            Emily Dickinson

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Leggere

 

                                            Vladimir volegov

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Leggere, in fondo, non vuol dire altro

che creare un piccolo giardino all’interno

della nostra memoria.  Ogni bel libro

porta qualche elemento, un’aiuola, un

viale, una panchina sulla quale riposarsi

quando si è stanchi. Anno dopo anno,

lettura dopo lettura, il giardino si

trasforma in parco e , in questo parco,

può capitare di trovarci qualcun altro….

Leggere non è un dovere, nè un amaro

calice da bere fino in fondo con la speranza

di chissà quali benefici.  Leggere vuol dire

crearsi un proprio piccolo tesoro personale

di ricordi e di emozioni, un tesoro che non

sarà uguale a quello di nessun altro e che

tuttavia potremo mettere in comune con

altri.

                                    dal web

                        rose in acqua

                          

Settembre

cottage

 

Triste il giardino: fresco

scende ai fiori la pioggia.

Silenziosa trema

l’estate,declinando alla sua fine.

Gocciano foglie d’oro

giù dalla grande acacia

Ride attonita e smorta l’estate

dentro il suo morente sogno.

S’attarda fra le rose,

pensando alla sua pace;

lentamente socchiude i grandi occhi

pesanti di stanchezza.

.              Hermann Hesse

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Un giorno di settembre,il mese azzurro,

tranquillo sotto un giovane susino

io tenni l’amor mio pallido e quieto

tra le mie braccia come un dolce sogno.

E su di noi nel bel cielo d’estate

c’era una nube ch’io mirai a lungo

bianchissima nell’alto si perdeva

e quando riguardai era sparita.

.

E da quel giorno molte lune

trascorsero nuotando per il cielo.

Forse i susini ormai sono abbattuti.

Tu chiedi che ne è di quell’amore?

Questo ti dico,più non lo ricordo.

E pure certo so cosa intendi.

Pure il suo volto più non lo rammento,

questo rammento: l’ho baciato un giorno.

.

Ed anche il bacio avrei dimenticato

senza la nube apparsa su nel cielo

Questa ricordo e non potrò scordare

era molto bianca e veniva giù dall’alto,

Forse i susini fioriscono ancora

e quella donna ha forse sette figli,

ma quella nuvola fiorì solo un’istante

e quando riguardai sparì nel vento.

.

   .          Bertolt Brecht

nyrose