Pino Daeni
Alla mia spalla appoggia
il tuo capo pesante e taci
ed assapora di ogni lacrima
l’agrodolce, inerte fondo.
Verranno giorni,
che tu morente di sete
ed angosciato di queste lacrime
invano nostalgia avrai.
Posa sui miei capelli
la mano; pesante è il mio capo,
ciò che era la mia giovinezza,
mi hai rubato.
Per sempre è perso
lo splendore della giovinezza, la fonte di gioia
che così inesauribilmente ricca mi sembrò,
e rimasero solo collera e dolore
e notti e notti senza fine,
nelle quali il cerchio delle vecchie passioni
attraversa feroce e febbrile e ferito
i miei sogni ad occhi aperti.
Soltanto in ore di rada quiete
s’avvicina talvolta la mia giovinezza
a me, un timido e pallido ospite,
e geme e mi appesantisce il cuore….
Posa sui miei capelli
la mano; pesante è il mio capo,
ciò che era la mia giovinezza,
mi hai rubato.
Hesse
Lug 05, 2011 @ 07:00:59
buongiorno Antonietta proprio bella questa poesia un abbraccio nazz.