Alexander Averin

Bianche case polesane

         

0 casa vecchia 1a

Bianche case sparse

nell’ampia distesa

della campagna polesana,

ultime fiammelle

di quella patria del cuore

che lentamente muore.

 

Su di voi poso

nostalgico lo sguardo

per quanto ancora stringete

entro il vostro grembo

e che alla verde età mi lega.

Quel gradito tepore

che riunisce al desco,

il fragrante odor del pane,

lo schioppettio del ceppo

che sul focolar arde

e rincuora.

Pellegrino qui, da anni,

con la mia vaporiera,

ed allora bianche case,

accoglietemi come figlio

della vostra calda terra.

                 Giorgio Cappuzzo

038

La memoria

                                                      Alexander  Averin

E’ la memoria una distesa

di campi assopiti

e i ricordi in essa

chiomati di nebbia e di sole.

Respira una pianura

rotta solo

dagli eguali ciuffi di sterpi

in essa unico albero verde

la mia serenità.

Davide Maria Turoldo

 

                                                                   fiorazzurri

Al mio amore

                                                    Pino Daeni

sola

Alla mia spalla appoggia

il tuo capo pesante e taci

ed assapora di ogni lacrima

l’agrodolce, inerte fondo.

Verranno giorni,

che tu morente di sete

ed angosciato di queste lacrime

invano nostalgia avrai.

    Posa sui miei capelli

la mano; pesante è il mio capo,

ciò che era la mia giovinezza,

mi hai rubato.

    Per sempre è perso

lo splendore della giovinezza, la fonte di gioia

che così inesauribilmente ricca mi sembrò,

e rimasero solo collera e dolore

e notti e notti senza fine,

nelle quali il cerchio delle vecchie passioni

attraversa feroce e febbrile e ferito

i miei sogni ad occhi aperti.

    Soltanto in ore di rada quiete

s’avvicina talvolta la mia giovinezza

a me, un timido e pallido ospite,

e geme e mi appesantisce il cuore….

    Posa sui miei capelli

la mano; pesante è il mio capo,

ciò che era la mia giovinezza,

mi hai rubato.

                         Hesse

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