Da <Il deserto dei tartari>

in giardino

 

 

Fino allora eravamo avanzati per la spensierata età della giovinezza,una strada che da bambini sembra infinita, dove gli anni scorrono lenti e con passo lieve,così che nessuno nota la loro partenza. Si cammina placidamente, guardandosi con curiosità attorno, non c’è proprio bisogno d’affrettarsi, nessuno preme di dietro e nessuno ci aspetta, anche i compagni procedono senza pensieri, fermandosi spesso a scherzare. Dalle case, sulle porte, la gente grande saluta benigna e fa cenno indicando l’orizzonte con sorrisi d’intesa, così il cuore comincia a battere per teneri desideri, si assapora la vigilia delle cose meravigliose che ci attendono più avanti, ancora non si vedono, no, ma è certo, assolutamente certo che un  giorno ci arriveremo. Ancora molto? No, basta attraversare quel fiume laggiù in fondo, oltrepassare quelle verdi colline. O non si è per caso arrivati? Non sono forse questi alberi questi prati, questa bianca casa, quello che cercavamo? Per qualche istante si ha l’impressione di si e ci si vorrebbe fermare………   Così si continua il cammino in una attesa fiduciosa………..   Ma a un certo punto quasi istintivamente, ci si volta indietro e si vede che un cancello è stato sprangato alle spalle nostre, chiudendo la via del ritorno.  Allora si sente che qualcosa è cambiato, il sole non sembra più immobile, ma si sposta rapidamente, ohimè, non si fa tempo a fissarlo che già precipita……Le nubi non ristagnano più nei golfi azzurri del cielo, ma fuggono accavallandosi l’una l’altra, tanto è il loro affanno; si capisce che il tempo passa e che la strada un giorno dovrà finire. Chiudono a un certo punto alle nostre spalle un pesante cancello, lo rinserrano con velocità fulminea e non si fa tempo a tornare……….   Sentirai il battito del tempo scandire avidamente la vita…………   Le giornate si fanno sempre più brevi, i compagni di viaggio più radi…………Fino a che rimarrai completamente solo……….    Oramai sarai stanco le case lungo la via avranno quasi tutte, le finestre chiuse………..  Oh,è troppo tardi ormai per ritornare, dietro a te si amplia il rombo della moltitudine che ti segue, sospinta dalla stessa illusione………   …..    Guai se si potesse vedere come saremmo un giorno, là dove la strada finisce, fermi sulla riva del mare di piombo, sotto un cielo grigio uniforme e intorno ne una casa, ne un uomo, ne un albero, neanche un filo d’erba, tutto così da immemorabile tempo.

Dino Buzzati

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